Cosa vedere a Salisburgo

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Ott 15

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Fortezza di Hohensalzburg

Hohensalzburg

Poche città offrono scorci panoramici così suggestivi come Salisburgo. Basta aprire la finestra della camera d’ albergo, sedersi ai tavolini di un caffè o salire su un qualsiasi rilievo per ammirare lo stupendo intreccio di vecchi edifici e cupole barocche che affollano il centro storico, dominato dalla fortezza di Hohensalzburg.

Molte anche le possibilità di ammirare la città dall’ alto di un belvedere. Ce ne sono diversi sia nei dintorni (per esempio sull’Untersberg, raggiungibile in funivia, e presso il Santuario di Maria Plain), che all’ interno di Salisburgo.

La Festung Hohensalzburg, Fortezza di Hohensalzburg, a cui si accede con la funicolare dalla Festungsgasse o a piedi con un dislivello di poco più di 100 m, offre una magnifica vista sui tetti della città. Dalle finestre della fortezza, e soprattutto dalla piattaforma della torre rettangolare (Rechteckturm) dove iniziano le visite guidate, il panorama abbraccia tutta la città e i suoi dintorni. L’entrata alla Fortezza di Hohensalzburg è a pagamento.

La Fortezza di Hohensalzburg domina dall’ alto la città di Salisburgo come un guardiano, più o meno benigno, che l’ ha vista crescere e prosperare nel corso dei secoli.

Costruito nel lontano 1077, il castello di Hohensalzburg, ha osservato la storia di Salisburgo senza mai venir intaccato dall’ infuriare delle lotte e delle battaglie, che si svolsero ai suoi piedi. Se si esclude, infatti, il colpo di cannone sparato durante la rivolta dei contadini e che ne ha scalfito una delle colonne di marmo, la fortezza di Salisburgo rimane, ad oggi, ancora inespugnata.

Governata per secoli da Principi Arcivescovi, la città si Salisburgo è sormontata da una fortezza costruita appunto da un prelato, l’arcivescovo Gebhard, nel corso delle lotte per le investiture tra Papa ed Imperatore. Per la cornaca, l’ arcivescovo Gebhard, faceva parte del partito papale. Complimentato da Konrad I e modificato nel corso dei secoli dall’arcivescovo Leonhard von Keutschach, che gli dette l’ aspetto attuale, la fortezza di Hohensalzburg è oggi il castello medioevale integro di maggiori dimensioni del centro Europa.

Quando cadde la sua funzione di fortezza difensiva, il castello venne impiegato come caserma e prigione, mentre oggi ospita al suo interno un museo. Chiunque arrivi a Salisburgo, prima ancora di notare la graziosità della cittadina, è colpito dall’imponenza della sua fortezza, per tale motivo è quasi imprescindibile una visita all’edificio. La strada che vi arriva è composta da scale e scivoli ed è percorribile anche d’inverno, rappresentando una passeggiata in salita non troppo impegnativa. In ogni caso è possibile ascendere alla fortezza anche per mezzo di una funivia, in pochi minuti, a parte l’ eventuale coda, e senza fatica. Dalla fortezza e dalle sue terrazze si gode di un’ incredibile vista sui tetti della città che vale di per se la visita alla fortezza.

Informazioni

  • Fortezza Hohensalzburg
  • Mönchsberg 34
  • A-5020 Salzburg
  • Tel. 0043662 842430-11
  • Fax 0043662 842430-20
  • festung@salzburg.gv.at
  • www.salzburg-burgen.at

 

Winkler

Winkler

L’eccezionale vista che si gode dai tavoli del caffè-ristorante Winkler ha rabbonito molti dei salisburghesi che gridarono allo scandalo quando, non molti anni fa, sul Mönchsberg venne eretta questa moderna costruzione a vetrate.

Humboldterrasse

Humboldterrasse

Un altro ottimo posto di osservazione è la vicina Humboldterrasse che si raggiunge comodamente a piedi.

Glockenspiel

Glockenspiel

In fine dal Glockenspiel, (Torre del carillon nel Residenz-Neugebäude), sebbene l’altezza sia modesta, si gode di un ottima vista nel pieno del centro storico. La salita alla Torre del carillon è consentita solo in alcuni giorni e orari.

 

Duomo di Salisburgo

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Leggendo la storia del Duomo di Salisburgo si ripercorrono alcuni degli avvenimenti salienti della storia della città. La prima cattedrale venne costruita nel 767 per ordine del vescovo Virgin. La città di Salisburgo, allora, era ancora una città romana chiamata Juvavum. Questo primo edificio venne distrutto durante l’incendio del 1167 appiccato dai seguaci di Barbarossa.

Furono necessari dieci anni perché si riaprissero i cantieri e Salisburgo fosse dotata di una nuova Cattedrale, voluta dall’arcivescovo Konrad III von Wittelsbach. Questa costruzione, che pare superasse in magnificenza e grandezza tutte le altre cattedrali imperiali, venne danneggiata dalle fiamme nel 1598. L’allora arcivescovo Wolf approfitto dell’incendio per radere al suolo la costruzione, senza risparmiarne gli arredi e le opere d’arte in essa contenute, e dare l’avvio ad un nuovo progetto di cattedrale. La nuova costruzione, che si basava su disegni dello stesso arcivescovo, non vide mai la luce. Costretto ad abdicare e chiuso nella fortezza di Mirabell, l’arcivescovo Dietrich, lasciò il governo della città, e la direzione dei lavori del nuovo duomo al cugino, Markus Sittikus von Hohenems, che ne affidò il progetto a Santino Solari. Questi diede vita ad una chiesa in stile barocco, la prima a nord delle Alpi.

La cattedrale venne consacrata dall’arcivescovo Paris conte di Lodron, nel frattempo anche von Hohenems era morto, con una cerimonia che venne definita la “più imponente e sfarzosa che Salisburgo abbia mai visto”.
Consacrato durante la guerra dei Trent’anni il Duomo di Salisburgo fu gravemente danneggiato da una bomba della II Guerra mondiale, che ne distrusse la cupola e il presbiterio. I lavori di ricostruzione, terminati nel 1959, hanno restituito alla cattedrale il suo aspetto.

Curiosità

Sui cancelli d’ingresso della cattedrale, sono indicate le date di tre consacrazioni della chiesa: 774, 1628 e 1959. Le statue davanti alla facciata rappresentano, San Pietro, San Paolo, San Rupert e San Virgil. La Cattedrale fu infatti dedicata ai Santi Pietro e Rupert, e quest’ultimo assieme a San Virgil è patrono della regione.
Vicino alle statue è un carrello: è una riproduzione dei carrelli utilizzati per il trasposto del sale, la fonte della ricchezza, nonché del nome della città di Salisburgo. Il fonte battesimale è lo stesso in cui è stato battezzato Mozart.

Museo del Duomo

  • Domplatz 1a (Domvorhalle)
  • Tel. ++43 / (0)662 / 84 41 89
  • Fax ++43 / (0)662 / 80 47-1809
  • office@museum.kirchen.net
  • www.kirchen.net/dommuseum

 

PIAZZA MOZART

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Piazza Mozart è dominata dalla grande statua commemorativa realizzata in onore del compositore.
L’ opera fu voluta, i modo particolare da Ludwig I, re di Baviera, che contribuì sovvenzionandone la realizzazione e donando il piedistallo di marmo, attualmente al museo Carolino Augusteum. La statua venne posta nella piazza con una cerimonia pubblica il 5 settembre 1842. Vi assistettero i figli di mozart, ma non sua moglie, Constanze von Nissen, morta il 6 marzo di quello stesso anno.

Secondo la leggenda, la positura della statua fu seguita da una folla osannante “Mozart è qui”. La statua commemorative presente nelle Piazza è di Johann Stiglmaier e come per molte altre statue commemorative non ha alcuno scopo ritrattistico, ma soltanto di celebrazione del personaggio.

In Piazza Mozart è l’ Istituto Universitario della Musica di Salisburgo, situato nella così detta “Antretter House” (Mozartplatz, 4) Qui avevano vissuto Johann Ernst von Antretter e sua moglie Maria Anna Elisabeth. La famiglia von Antretter era molto vicina ai Mozart, dato che i ragazzi Antretter conoscevano bene Amadeus e Nannerl. Gli Antretter, infine, commissionarono a Mozart la “Serenata Antretter” K.185

Curiosità

Il monumento a Mozart sarebbe dovuto essere inaugurato nel 1841, senonché, durante i lavori di scavo, venne scoperto un prezioso mosaico di epoca romana.

 

Castello di Mirabell

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Il Castello di Mirabell, adesso inserito nel contesto cittadino, all’ origine era situato fuori dalle mura ed aveva la specifica funzione di ospitare Salome Alt, amante dell’ allora signore di Salisburgo, il principe arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau, e i loro 15 figli.
Costretto ad abdicare nel 1612, il prelato fu rinchiuso nello stesso palazzo, mentre al suo posto regnava sulla città di Salisburgo il cugino, l’ arcivescovo Markus Sittikus von Hohenems. Fu quest’ ultimo a dare il nome d Palazzo di Mirabell all’ edificio, che fino alla morte di von Raitenau, era nominato palazzo Altenau.

L’ingrandimento della città da parte di Paris conte di Lodron portò il palazzo ed il suo giardino all’interno delle mura cittadine. Paris amava molto questo palazzo tanto da passarvi gran parte del suo tempo e proprio in questo palazzo morì nel 1653.

Nel 1727 il palazzo subì ulteriori modifiche ed abbellimenti, in chiave barocca, da parte dell’ arcivescovo Franz Anton principe di Harrach. Un incendio distrusse gran parte della magnificenza di questa residenza tanto amata dai principi arcivescovi. Attualmente il palazzo appare molto più semplice e disadorno di come era in passato. Questo aspetto è dovuto sia all’incendio del 1818, che risparmiò la sala dei marmi e la monumentale scalinata di Lukas von Hilldebrandt, con le sculture di Georg Raphael Donner, nonché alla scelta architettonica operata da Peter de Nobile, architetto di corte.

Curiosità

Il castello di Mirabell ha assistito a nascite e morti illustri, nonché a eventi di rilievo. In questo palazzo si sono esibiti W.A. Mozart, assieme a suo padre e a sua sorella. Qui è nato il principe Otto di Baviera, poi re di Grecia, il 1 luglio 1815.
Il palazzo è stato la residenza principale del principe arcivescovo Maximilian Josef von Tarnóczy, dal 1851 al 1863.

Nel cortile del palazzo è una targa intitolata ad Joachim Haspinger. Questi era un padre cappuccino, ospitato nel palazzo dal re e che qui morì nel 1858, dopo essere stato compagno di lotta del patriota tirolese Andreas Hofer.
Nato come residenza della favorita e dei figli illegittimi del sovrano di Salisburgo, oggi il palazzo di Mirabell accoglie gli uffici del Sindaco di Salisburgo e la sala delle feste viene utilizzata per la celebrazione dei matrimoni civili.